Il web mette a disposizione numerose piattaforme la cui gestione richiede investimenti economici accettabili e possono dare grande visibilità al tuo marchio.

Il commercio elettronico, come lo conosciamo oggi, è nato agli inizi degli anni ‘90 quando internet e la tecnologia per le transazioni online furono mature per aprire le porte ad un uso commerciale.

In Italia il primo acquisto online risale al 3 giugno 1998.

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FORME E MODELLI

In base alla tipologia del bene e della modalità di vendita, l’e-commerce si distingue in diretto o indiretto.

Il primo riguarda la vendita di un bene immateriale che non necessita di alcun tramite per essere ricevuto dall’acquirente (es. Download diretto da un sito di e-commerce di una rivista o di un libro)

Il secondo invece è la forma più tradizionale a cui siamo abituati e di cui siamo utilizzatori, ovvero l’acquisto di un bene materiale che verrà spedito all’acquirente tramite un vettore o uno spedizioniere.

I modelli di e-commerce possono essere determinati nel seguente modo:

  • B2B è il modello “Business to Business” o commercio tra imprese. Le imprese utilizzano questo canale, tipicamente, con i propri fornitori (come l’approvvigionamento, la pianificazione o il monitoraggio della produzione o nelle attività di sviluppo del prodotto) o nelle relazioni con altre imprese che operano in uno stesso settore, ma in punti diversi della filiera produttiva.
  • B2C è il modello “Business to Consumer” o commercio tra aziende e consumatori finali. In questo caso l’impresa vende i suoi prodotti o servizi direttamente al cliente senza che esso debba necessariamente recarsi presso il negozio fisico. In questo caso i beni vengono esposti tramite un catalogo-vetrina per rappresentare le caratteristiche del prodotto, il prezzo, le modalità di pagamento ecc.
  • C2C è il modello “Consumer to Consumer” o commercio tra consumatori. In tale modello la piattaforma di e-commerce opera, esclusivamente, come intermediario nei rapporti tra consumatori e non interviene nella transazioni (di cui i consumatori sono gli artefici). Esempi ne sono le aste online o i siti di annunci di vendita o acquisto.

VANTAGGI & SVANTAGGI DI UN E-COMMERCE

Realizzare un proprio e-commerce ha sicuramente dei vantaggi quali il potenziale incremento  dei profitti, la possibilità di rivolgersi ad un pubblico più ampio e posizionare i prodotti direttamente sul mercato senza alcuna intermediazione ulteriore. Il cliente dunque ha a disposizione una vetrina web che gli consente di conoscere i prodotti e poterli acquistare a portata di un click. L’efficacia di un negozio online è imputato ad una attenta strategia di comunicazione e dettato da una continua ricerca di interazione con i clienti. Il fine è la fidelizzazione al marchio e la vendita dei prodotti.

La personalizzazione del processo di acquisto, attraverso il metodo del data driven, risulta fondamentale per creare uno o più percorsi su misura per l’acquirente. L’obiettivo è quello di fornire un’esperienza unica e piacevole all’utente soddisfando la necessità specifica. La personalizzazione è caratterizza l’acquisizione di nuovi potenziali clienti e gli incoraggia ad acquistare. 

Una ricerca sugli utenti degli shop online fatta da Global Web Index evidenzia che: 

  • Il 16% scopre i marchi tramite raccomandazioni di acquisto personalizzate sui siti Web.
  • Il 50% tende a optare per premi fedeltà dei marchi.
  • Il 24% sarebbe più motivato a promuovere un marchio online ammesso che i prodotti/servizi fossero rilevanti per i propri interessi.

Non sempre però un e-commerce è la soluzione corretta per tutte le aziende. Gestire la vendita online non è come avere un semplice sito web. Richiede un investimento consistente sia in termini di gestione del tempo che di denaro, un sistema di controllo degli ordini efficace, un sistema ottimizzato di logistica (magazzino + spedizioni), un’assistenza clienti (customer care) efficiente, un processo di acquisto e pagamento online, delle politiche di reso chiare e attenzione alle normative fiscali.

Le logiche del web non sono le stesse della vendita tradizionale e possono rappresentare un ostacolo rilevante riguardo la politica del prezzo. Cercare un equilibrio tra il prezzo nel negozio fisico e quello online è molto difficile perché è necessario tener conto di numerose variabili tra cui la più importante: la concorrenza.

L’insieme di quanto fin qui descritto si traduce in costi non semplici da individuare (se non attraverso la consulenza di esperti) e in alcuni casi troppo alti per l’azienda creando criticità e non valore aggiunto.

LE ALTERNATIVE

Il web mette a disposizione numerose piattaforme la cui gestione richiede investimenti accettabili e garantiscono al tempo stesso visibilità al marchio.

Tra i tanti troviamo:

AMAZON: è diventato una delle più grandi imprese di logistica, ha un proprio catalogo di prodotti ampiamente diversificato che comprende anche servizi virtuali. Inoltre, Amazon Marketplace offre alle aziende la possibilità di commercializzare i propri prodotti attraverso la piattaforma. Nel 2019, i venditori presenti sul marketplace Amazon, che sono più di 3 milioni nel mondo, hanno venduto prodotti per un totale di 200 miliardi di dollari.

EBAY: la maggior parte delle offerte presenti su eBay riguardano merce nuova (contrariamento alla politica della sua nascita), messa in vendita direttamente da commercianti o dagli stessi produttori. Per quel che riguarda i numeri registrati da eBay, nel solo 2016 sono 169 milioni gli utenti che hanno fatto acquisti sulla piattaforma nel 2017, di cui ben 5 milioni solo in Italia.

ETZY: è un mercato online specializzato nella vendita di prodotti artigianali, che ha vissuto una crescita esponenziale anno dopo anno, in particolare nel 2007. Stando a quanto dichiarato dal sito, la piattaforma conta 29 milioni di acquirenti e 1,8 milioni di venditori in tutto il mondo.

FACEBOOK SHOP: Facebook ha recentemente dato la possibilità a tutte le aziende, che hanno una pagina sulla piattaforma, di creare una vetrina di prodotti con la possibilità di acquisto diretto. Se desideri approfondire l’argomento ti rimandiamo al nostro articolo 

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